"Cosa devo fare?"
Inutile quanto ripetitiva domanda che poniamo ogni giorno a noi stessi.
In qualsiasi campo, l'interrogativo che sovviene è sempre il solito.
Come stupidi bambini, con la colpa dell'ignoranza, ci fermiamo a pensare, ad articolare in parole concetti fatti di gas fumosi ed arzigogolati, come galassie.
Domanda - Risposta.
Non è questo ciò che ci hanno insegnato?
Ad ogni domanda corrisponde una risposta. E' sì vero, ma non sappiamo mai quanto la risposta possa essere davvero giusta.
A volte pensare è altrettanto stupido quanto tirare sassi nel mare, abitudine che almeno ci allieta il tempo, anziché straziarlo strappandocelo via inesorabilmente dalle mani.
Così scagliamo una pietra. Un gesto, nessun perché.
Pensare è inutile.
Sentire è vivere.
Le scelte vanno sentite, non pensate, non capite, tantomeno giudicate.
Eppure talvolta è proprio il nostro stesso giudizio a fermarci relegandoci in un mondo di scelte non fatte, di bellissimi volatili colorati tenuti in gabbia, perché troppo belli e troppo amati per essere lasciati andare, persino verso la libertà.
Solo quando riusciremo a perdere quella parte di noi stessi che tentiamo a tutti i costi di proteggere... forse solo allora riusciremo ad essere felici, a costo di perdere di vista quel pallino colorato che si libra verso l'orizzonte diffondendo i suoi meravigliosi colori nel cielo, verso l'ignoto, verso un volo forse sbagliato, ma certamente sospinto dalla natura.
Niente più gabbie, niente più colori, ma nemmeno amarezze. Non esiste niente di così bello da dover essere protetto a tutti i costi.
Tiriamo fuori la gemma preziosa dall'armadio, indossiamola tutti i giorni, con ogni tipo di abito. Il valore delle cose sta negli obiettivi che esse possono raggiungere, non nelle mere ed autoreferenziali caratteristiche intrinseche atte a prosciugarne ogni senso di esistenza.
| Inutile pensare, vivere è sentire. Non esiste bellezza degna di protezione. |
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